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domenica 8 dicembre 2013

Sei gradi di separazione

Spesso pensiamo tristi e solitari che il mondo crudele e cattivo non potremmo mai cambiarlo..., che ci sara' sempre gente crudele e guerrafondaia, avara e maligna e noi non potremmo mai migliorare il mondo.
Ebbene con la teoria dei sei gradi di separazione arriva una fantastica notizia:
noi con soli sei passaggi possiamo contattare qualsiasi persona nel mondo.
Presidente degli stati uniti? con 6 persone che ci aiutano a farlo e' possibile.
Servono le conoscenze? Non piu', con 6 persone noi possiamo finalmente avere a che fare con chiunque direttamente, per non parlare tramite internet (su Facebook bastano 4,4 persone).
Infatti si chiama anche teoria del mondo piccolo ed in effetti pensare che noi possiamo essere cosi' facilmente in contatto e' quasi meglio dell entanglement di cui tutti parlano ma che non riusciamo a digerire completamente.
E quindi questo mi porta dritto al cuore del discorso, siamo tanti e siamo pochi e siamo tutti in relazione, ma se in fin dei conti non fossimo che pre-destinati? Se in verita' il nostro libero arbitrio non si occupasse che di piccole scelte rispetto ad un destino gia' segnato in precedenza?
Come un piccolissimo villaggio in cui i ruoli sono gia' assegnati ad ognuno alla nascita.
E se comunque non lo conosciamo, che valore ha se tutto e' gia' scritto ma io non lo so?
Credo che siamo esseri spirituali venuti a fare una esperienza corporea e che quindi leggere il futuro, vedere nell oltrasensibile sia un esercizio e poco piu'.
Siamo sicuri di usare i nostri sensi, seppur limitati, al meglio? O restiamo nella maggior parte del tempo ipnotizzati dal nostro pensiero senza vivere il mondo che ci circonda pienamente? Se vivessimo pienamente il mondo, le relazioni, se respirassimo ogni respiro annusando l' aria che ci tiene in vita allora si, le nostre capacita' diventerebbero enormi: non ci sarebbe piu' comunicazione e telepatia, futuro e passato, vivremmo in un onda che contiene tutto e potremmo goderne.
Entreremmo in un nuovo stato, sconosciuto, uno stato buddico, ma non serve fuggire dalla vita, ritirarsi da ogni stimolo urbano, scappare dalla relazioni; queste sono menzogne di chi detiene un primato spirituale e non vuole diffondere un benessere profondo.
Anzi, usando le nostre facolta' con una vigile attenzione normale e con apertura al mondo torneremmo ad essere i semidei che hanno popolato tutte le nostre leggende.
Ogni uomo nella storia ha avuto essere immaginari da imitare o temere.
Ma questi essere immaginari non siamo che noi. Non altri, non fuori da noi.
O se vogliamo essere platonici ed adempiere all'unita' allora si' tanto piu' saremmo divini senza ulteriore dubbio.
Se Dio e' uno e noi siamo una sua emanazione, siamo parte di lui, ma una parte di lui non vuol dire una riduzione ma una rappresentazione completa.
Una cellula ha tutte le informazioni per diventare un essere umano, noi abbiamo tutte le informazioni per essere un dio.
Se con 6 chiamate possiamo conoscere ogni singolo abitante del mondo, se possiamo usare i nostri sensi per scoprire il mondo, se tutto e' gia' scritto, allora siamo parte del tutto e in molteplicita' od unita' siamo divini.
Svegliamoci dall ipnosi continua delle preoccupazione e delle ansie, rallentiamo il respiro fino a cogliere l'attimo.
Dio ha soffiato nell argilla per creare l'uomo, ogni nostro respiro e' un atto divino, godiamocelo e riprendiamo il potere divino che ci compete, il mondo e' piccolo e noi siamo divini, con le giuste proporzioni tutto diventa possibile, tutto.




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