Noi comuni mortali spesso ci dimentichiamo di una cosa molto semplice ma importante:
dobbiamo morire.
Rircodati che devi morire o memento mori e' qualcosa di cui oggi si parla poco eppure:
Memento mori (letteralmente: Ricordati che devi morire) è una nota locuzione in lingua latina.
La frase trae origine da una particolare usanza tipica dell'antica Roma:
quando un generale rientrava nella città dopo un trionfo bellico e
sfilando nelle strade raccoglieva gli onori che gli venivano tributati
dalla folla, correva il rischio di essere sopraffatto dalla superbia
e dalle smanie di grandezza. Per evitare che ciò accadesse, un servo
dei più umili veniva incaricato di ricordare all'autore dell'impresa la
sua natura umana: lo faceva pronunciando questa frase.
Tertulliano, nel suo Apologeticus, cita un'aspressione più complessa: Respice post te! Hominem te esse memento! Memento mori! (Guarda dietro di te! Ricordati che sei solo un uomo! Ricordati che devi morire!)
L'ordine di stretta clausura dei trappisti, fondato nel 1664, adottò questa frase come motto:
i monaci di quest'ordine si ripetevano tra loro continuamente la frase,
e si scavavano – un poco ogni giorno – la fossa destinata ad
accoglierli, con lo scopo di tenere sempre presente l'idea della morte e quindi il senso della vita, destinata a finire.(da wikipedia).
Ed invece nella locuzione moderna "ti stai scavando la fossa" viene vissuto come un augurio negativo.
Ma quanto sapere abbiamo dimenticato in nome di una scienza preda di brevetti che impoveriscono il mondo e arricchiscono 4 stronzi, in cui il progresso e la tensione verso il futuro sono mercificati come ad un supermarket in cui si paga la speranza con la religione e le opere pie e si paga con la scienza e la sua medicina corrotta la battaglia con la malattia e con la chirurgia estetica nascondere i segni della sapienza del tempo che abbiamo rinnegato in nome di una giovinezza che viene paragonata al nuovo in cui il prodotto nuovo vale piu' dell usato e quindi una ruga che ci e' costata anni di fatiche e di cattivi pensieri deve essere nascosta per renderci di nuovo vergini sul mercato delle relazioni umane ed economiche.
E da oggi io inserire un nuovo prodotto piu' raffinato nella ricerca del nuovo e dell eterno, eterno inteso come immutabile, incorruttibile, sempre nuovo inteso come il sempre funzionante e performante, insomma un magnifico robot della cui anima poco ci si interessa in quanto addirittura questa migliorerebbe con il tempo: quale sacrilega qualita'..
Credo che una battaglia importante sia quella di liberare i nostri figli dalla nostra voglia di immortalita'.
Spesso noi genitori rivendichiamo un diritto di cui in verita' non lo abbiamo: quello della formazione ai nostri valori, in qualche forma un diritto di vita o di morte tradotto dal ipotetico diritto di vita, che in verita' non e' il nostro ma di cui siamo solo strumenti, infatti siamo ricompensati con un orgasmo liberatorio, perche' la vita nel maschio nasce dopo aver liberato il corpo dal dolore ed averlo innalzato al piacere orgasmico, dei sensi.
Insomma i figli li manipoliamo e modifichiamo a nostra immagine e somiglianza, anzi li modifichiamo proprio per non farci assomigliare in quello che non vogliamo ed invece innalzarsi ai nostri ideali piu' alti e difficili e sacrifichiamo le nostre vita affinche' in questa staffetta di psicosi i nostri figli portino avanti il nostro cognome, la nostra azienda, i nostri ideali, le nostre virtu'.
Soffochiamo il loro diritto alla vita piena in nome della nostra volonta' di immortalita'.
Perche' in fondo strozzando i nostri figli cerchiamo un passaggio per l eternita', di parte di noi e dei nostri fantasmi mentali e spesso rendiamo essi stessi dei fantasmi portatori ignari di un ideale astruso, anche perche' i nostri figli seguono i nostri esempi, non le nostre parole e quando azioni e parole non sono allineate nascono le fratture nello sviluppo.
E proprio volendo montare sul ponte per il futuro portando solo i bagagli intellettuali e non quelli emotivi e pratici soffochiamo il nostro futuro, una delle nostre emanazioni piu' limpide e potenti: la creazione della vita: i nostri figli.

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