La pace e' diventata una condizione utopica, ormai, per le nostre coscienze come lo e' diventata il comunismo prima e l anarchia poi.
Ma in fondo l'equazione e' semplice: quando nessun potere supporta una posizione ideologica per i suoi scopi di predominio in poco tempo e con poche mosse quella posizione viene abbandonata dal supporto economico e quindi destinata ad una elite di intellettuali assenti dalle stanze dei bottoni, dagli intellettuali da salotto imboniti dal benessere materiale e dalle promesse demagogiche di politici, attori che improvvisano un ruolo difficile da mantenere nella successione di impoverimento materiale.
Anche stavolta, come nei periodi piu' bui, si smontano le condizioni di benessere materiale di chi riesce a mantenere se e la propria famiglia con il lavoro e l'ingegno e si premiano invece le aristocrazie parassitarie di un imprenditoria vampira di un sistema fallace e destinato alla matematica implosione. Vampiri che cercano di stare ai bordi dell esplosione sociale manovrando paraventi di comunicazione a volte molto furbi e spesso tristemente ignari delle loro firme su progetti di lobbismo economico e ingordi di monopolismo.
Si chiama un uomo nero e lo si spauracchia nel mondo cosi' da poterlo bersagliare dei problemi del mondo, dimenticando i crampi della fame di giustizia sociale ed economica.
L'ultimo decennio e' servito a smontare anche l'idea del diritto del lavoro, della dignita' materiale in un mondo governato da dei terreni e commerciali.
Possiamo certo rinunciare al lavoro se avessimo una vita comunque degna di essere vissuta.
Ma in questo mondo attuale senza la capacita' e la possibilita' di cedere il proprio tempo, gran parte della nostra giornata attiva in cambio di briciole di potere di acquisto e quindi dignita' di cittadini ogni discorso diventa vano. Ogni ricetta governativa si scontra contro il drenaggio del potere che elimina diritti spacciandoli per mali minori di un percorso di rinascita che invero non potra' mai esserci finche' il sistema sara' questo.
Mi trovo spesso nel dubbio su quali valori rappresentare e innalzare a mio figlio.
Mi trovo in difficolta' a sbandierare un etica kantiana di rispetto della maggioranza, dell altrui bisogno se questa diventa solo una rinuncia alla propria individuazione ed affermazione.
Mi trovo in difficolta' a richiamare principi svuotati di un valore quotidiano e su cui poter fare una difesa di un futuro migliore che e' inimmaginabile con le attuali regole di sopravvivenza pura in una civilta' che diventa arcaica ma solo per la violenza ogni giorno di piu'.
La competizione professionale e' diventata la nuova arena per i gladiatori del futuro che saranno i lavoratori, giudicati da una massa affamata ed impaurita.
Dovro' allenare mio figlio alla guerra richiamando la pace, cioe' trasmettendo un messaggio schizofrenico ed incomprensibile e di fondo forse anche sbagliato.
Il sangue richiama il sangue e la poverta' non puo' che richiamare miseria materiale e spirituale, in un avvitamento senza fine.
Mi sforzero' di cercare luoghi e persone di pace, di dare il buon esempio di fare come il buon samaritano.
Dovro' farlo non per principio cristiano ma per principio di vita.
Per un richiamo ad una fratellanza reale e non solo virtuale, spero di avere sempre abbastanza forza per aiutare chi amo e chi avra' bisogno.
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| The life of David Gale |
Ma l egoismo in una societa' povera non e' che polvere da sparo, che non ricuce una possibile evoluzione.
Siamo costretti ad essere piu' buoni per salvare il nostro mondo, se siamo egoisti possiamo salvare solo noi stessi ma solo se siamo dalla parte giusta della societa', se siamo nella maggioranza affamata siamo costretti ad essere buoni fra di noi e severi con gli egoisti perche' il sangue chiama sempre e solo il sangue.
Ma l'unico sangue che e' degno di essere versato e' quello sacrificale per tutti ma agito solo come azione libera ed autonoma ed espressa come reale volonta'e non come trappola moralistica.

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