Donna, serpenti, gatti, tori, dragoni, per fortuna li abbiamo sempre combattuti, combattute.
A volte si dice che la storia insegna, certo ma infatti ci sarebbe da fare una domanda in piu': ma la storia non e' che Una storia?
Qualcuno l'ha scritta, qualcuno ha confermato la sua veridicita' e qualcuno l'ha insegnata e noi infine l'abbiamo imparata.
E tutto cio' che non fa parte della storia diventa "mistificazione", teoria complottistica, idee di 4 amici al bar, di una confraternita' di massoni, di illuminati, di deviati, di streghe...
E allora anche oggi mi voglio unire anche io a questa minoranza, forse diventata ormai maggioranza? Chi conta? e chi conta chi?
E quindi a quale eta' abbiamo sentito che il serpente provocando la donna Eva ci ha procurato un sacco di guai per tutta l'eternita'? E quanto spesso sentiamo che le donne, per quanto vogliano essere alla pari, sono di fondo piu' deboli, piu' emotive, insomma meno adatte al "governo".
Per non parlare della nascita della civilta' greca, quindi della nostra occidentale, ovvero la piu' progredita con l'uccisione del toro?
E quanti draghi ci hanno spaventato? Quanti santi hanno la loro lancia infilzata nei draghi?
Non parliamo dei luoghi comuni sui gatti..
Ho avuto la fortuna di leggere il libro "Il calice e la spada", che parla di un'altra civilta', di una Atlantide, molto piu' vicina, di una civilta' basata sulla mutualita' e non sulla gerarchia.
Anche io ormai ho iniziato ad essere assuefatto al veleno dell ineluttabilita' delle cose e piego la testa al conformismo.
Ma ogni tanto qualche eroe mi fa battere il cuore piu' velocemente e allora cerco la ricerca di azione, di porre dei minuscoli sassolini nella strada di un mondo diverso, in cui si pagano interessi bancari ad anonimi rapinando i sogni di una civilta' sempre in bilico.
E allora voglio accendere una candela in un mare in tempesta che durera' un attimo ma questo intanto lo posso fare e vi invito a cercare altre "Storie"; ce ne sono milioni, in cui le donne erano divinita', in cui i serpenti, i draghi, i tori erano energia vitale, potere di creare la vita, potere di generare e rigenerare, potere di vita, non potere di morte.
E sopratutto togliendo il potere a chi genera, si permette che si mantenga un potere illeggitimo, non naturale, sterile e che si avvita su di se.
Il simbolo della nostra civilta', della nostra speranza e' quella di un uomo sanguinante, ferito a morte su una croce e abbiamo cancellato i simboli della vita terrena in attesa di una vita ultraterrena.
Possiamo scegliere di fare riferimento a chi ha il potere di dare la vita o chi ha il potere di dare la morte.
Possiamo davvero vivere in un mondo senza violenza, in un paradiso di abbondanza e felicita' e ne sono certo perche' la storia insegna e una volta era cosi'!
Anche se cercano disperatamente, continuamente, di cancellare ogni traccia.

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