Si, e' sempre una questione di centimetri, forse millimetri, ma di certo e' qualcosa che abbiamo alla nostra portata.
Centimetri di altezza, centimetri di cellulite, centimetri di fuorigioco, centimetri e piccoli spazi intorno a noi che possiamo misurare con le dita e percorrere con un piccolo passo.
Ed ogni grande viaggio inizia sempre e solo con un piccolo passo.
Voglio dire che ogni azione e' alla nostra portata, voglio far venire in mente l'immagine di un piccolo spazio con cui misuriamo le nostre sfide quotidiane.
Ma sopratutto i centimetri che percorriamo ogni giorno, non dico i chilometri ma i piccoli gesti, le attivita' le abitudini.
Le buone o cattive abitudini sono quelle che ci formano, sono quelle che ci esprimono.
Se qualcuno vuol capire chi e' basta che mette una sveglia sul telefonino e ogni ora e mezza e "ricordarsi di se", ovvero scoprire cosa stiamo facendo, cosa stiamo pensando.
Basta una giornata, una qualsiasi e verra' fuori il nostro quadruccio.
E se vogliamo magicamente diventare qualcosa di altro da noi?
E se aspettiamo anche noi quell evento magico che ci cambia la vita con uno scocchio di dita?
E' solo uno schiocco di dita che ci divide dalle nostre decisioni.
Ma quello che di divide dal nostro ideale e' una costante, noiosa ma costante ripetizione.
Possiamo anche diventare dei geni come Leonardo da Vinci o come Swarzenegger.
Ripetizione viene usata come un'attivita' noiosa eppure e' esattamente quella che invece possiamo iniziare ad apprezzare e ad usare per noi.
Possiamo usare il principio della goccia che scava sulla roccia per indicare che la ripetizione vince ogni resistenza, ma voglio andare oltre:
la ripetizione crea il cortocircuito della genialita'.
Alcuni ricercatori parlano dell insight come di un collegamento fra varie memorie, memorie attuali e magari memorie antiche, ma il solco della memoria vien scavato dalle nostre ripetizioni.
La ripetizione ci esprime nelle giornate e le nostre giornate risuonano nell'eternita'.
Che strumenti vogliamo far risuonare?
Non potremo mai fallire se perseguiamo una intenzione ripetendo le cose che ci portano in quella direzione.
Certo se cerchiamo l'alba e camminiamo verso ovest avremo sempre il tramonto e mai l'alba, ma il nostro intuito e' potente, puo' verificare se ci sono dei piccoli segnali.
E alleniamo la volonta' alla ripetizione e la ripetizione ci avvicina al livello energetico che ci avvicina al salto quantico del nostro desiderio.
Intenzione, ripetizione, intuito e costanza e scolpiamo il nostro destino come un blocco di marmo su cui modellare la nostra opera d'arte: la nostra vita.
Ripetiamo, con costanza, una ripetizione con profonda intenzione ed acquisiremo l'abilita' e la sensibilita' dell' artista ed arrivare ad esprimere oltre la conoscenza l inconscio e i suoi lampi universali.
(Immagine presa da http://marcocamedda.blog.tiscali.it/2008/04/)

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