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domenica 13 settembre 2015

Foto in bianco e nero

Sembra quasi che le foto in bianco e nero abbiano un valore maggiore nonostante abbiano qualcosa che gli manca. Forse sara' per l'eta' che dichiarano, per il fatto di avere tra le mani oggetti che hanno almeno trenta se non quarant'anni, sara' perche' sembrano dei piccoli quadri invece che riproduzioni meccaniche.
Ma di certo se ci sei tu in queste foto ti rendi conto che hai fatto un bel viaggio ad arrivare fin qui, oggi, almeno io lo credo, lo vivo cosi'.
Di me bambino con la madre gia' un po' tesa per quello che probabilmente stava vivendo che avrebbe rovinato il suo cuore fino a farlo cedere prima che io diventassi uomo, e con un padre fantasma prima morto senza colpe e poi scoperto come rinnegato per le sue enormi colpe di padre, di marito e di altre nefandi storie inventate da giornalisti forse troppo fantasiose o forse solo troppo poco.
Avevo gli occhi vispi e spancati al mondo e ancora il sorriso pieno di ogni bambin sano e felice che puo' godersi la vita come una scoperta continua.
Quella voglia di vita che si e' trasformata in voglia di avventura, avventura parziale, avventura urbana e che oggi vivo nelle mie avventure commerciali e che spero ognuno viva in qualche ambito della sua vita, senza bisogno di diventare Indiana Jones.
E risfogliando le foto di una vita, seppure con i momenti tristi, che spesso coincidono a quelli senza foto, senza ricordi, perche' quando lo spirito e' assente la materia si svuota di contenuto e non si riproduce nemmeno piu' nelle foto.
E vedi le facce tue, di quelli che ti erano intorno e noti particolari e fai considerazioni che non avevi mai fatto prima.
Come se ti conoscessi per la prima volta, come se tu fossi un estraneo a te stesso.
Se non ricordi le emozioni e i pensieri di quel momento della tua vita questa diventa un altra vita, vissuta chissa quando e spesso provi simpatia.
Rivedere le vecchie foto e' un attivita' che va fatta almeno una volta ogni cinque anni, ogni dieci, non piu' spesso perche' sarebbe un cercare altrove.
Ma intuire il percorso che hai fatto. le espressioni, i corpi che hai vissuto, questo si che diventa un avventura fantastica.
Salerno luci d'artista: Tappeto magico
Tutto cio' che non uccide rinforza: avendo la fortuna di vivere in un paese non in guerra si puo' dimenticare il dolore subito e ricucire invece i momenti di bellezza, di simpatia, di semplice vita allegra e spensierata e bisogna farne una trama per un tappeto magico che ci puo' condurre ovunque noi vogliamo.
Dal punto in cui siamo proprio in questo momento con il tappeto intrecciato solo dei momenti di benessere, dei momenti significativi, in cui sorridiamo speranzosi alla vita che ci immortala in un flash per sempre, possiamo partire per andare dove vogliamo a prescindere da quello che succede e nonostante quello che ci succede.
Intrecciamo i nostri magic moments, ci porteranno ovunque.


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