L' arte e' per la borghesia la ricerca della aristocrazia mancante, del peccato originale che oguno che ascende cerca di reinventare per annullare il punto oscuro di partenza che ancora vincola i suoi sensi di colpa.
Sensi di colpa del cristiano che non e' mansueto agnello da sacrificio e senso di colpa per la sua predatoria presenza nella societa' ingiusta e sostanzialmente incoerente verso la massa che dovrebbe rappresentare.
E ritorna l'ipocrisia di un'arte che dovrebbe esprimere una innovazione ed invece si ritrova vittima dei cartelloni sponsoristici delle banche massimo emblema del sistema che si vorrebbe rinnovare: inconciliabile.
La biennale di Venezia del 2015 si ispira ai futuri possibili e sono tutti futuri tecnologici, in cui la natura appare senza rimedio vittima. E l'uomo come essere naturale soccombe definitivamente.
Ci sono momenti in cui passeggiando fra le opere d'arte una brezza soffia nel nostro cuore, in cui la meraviglia si scompone in momenti di angoscia ricreata dall'artista ed altri di angoscia dettati dalla lontananza della comunicazione fra il normale e le ossessioni non codificate di artisti del mondo, nel mondo.
Messaggeri di messaggi antichi, filosofi della materia li definirei, nella ricerca della espressione si modella la materia in modi inusuali e non industriali.
Se domani qualcuno mi chiamasse dicendomi ti e' affidato il padiglione dell Italia, rappresenta il tuo futuro, immaginario o ipotetico lo farei? Avrei i miei strumenti?
Facile e' criticare la sconfitta degli anarchici che raccolgono i soldi dei capitalisti, adesso che non hanno piu' le sovvenzioni del pci e dei suoi amici.
Ma se oggi anche l'arte e' espressione dei predatori del mondo, e' gestita e pagata dai vincitori del sistema iniquo del capitalismo come possiamo uscire dalla trappola?
Come la maschera d'ossigeno del pilota russo essa vuole pilotare il mondo ma ha bisogno dell'ossigeno di chi lo controlla, una trappola di vetro infrangibile.
Sono soddisfatto comunque che tanta bellezza venga rappresentata, anche se facilmente rappresenta le brutture dell uomo come animale al guado fra l'animalita' della Grecia e l apoteosi della Slovenia, come l ancora che non mantiene fermo nessun progresso e si ritrova con la melanconia alchemica al suo fianco, antico compagno di esplorazione dell uomo e dell'umano.
Son contento di aver finalmente alla mia veneranda eta' aver assaporato una giornata di arte, di nuove espressioni, di aver portato le persone piu' care al mondo, mia moglie e mio figlio.
Spero che ognuno di noi trovi la propria capacita' di espressione di se', dell essere umano in noi e di tutte le nostre debolezze, richiamando anche le nostre grandezze.
Sono contento che ci sia nonostante tutto la possibilita' di sudare per le proprie idee, per le proprie emozioni, che lo possano fare cosi' tante persone e per cosi' tantissime persone amanti delle espressioni che vadano oltre le cornici dell ordinario, del quotidiano.
Per non far sembrare questo solo un sogno ma un orizzonte vastissimo per la mente, un orizzonte da voler e poter raggiungere con la propria intenzionalita', con la propria speranza e sperando che ci sia sempre abbastanza energia e consapevolezza per non farsi schiacciare dalla mano invisibile del capitalismo ingiusto.
Ma accarezzati da una reale capacita' di esprimere la propria rivoluzione la propria innovazione nonostante tutto e tutti.
Forse davvero l'uomo moderno si trova in un vicolo cieco di sviluppo e forse deve tornare indietro, ma sperando che non ci si fermi ad una epoca in cui predatori e predati tornino ad essere le antitesi che si sono sempre continuate ad esprimere nella civilta' conosciuta.
Ricordiamo con gli orrori i totalitarismi e siamo indulgenti con una democrazia paternamente ingiusta.
Andare eoni indietro, ad una cellula indivisa in un brodo primordiale e rinascere come abbracci nuovi, riprendendo l'energia universale e sufficiente per noi.
La domanda a cui dovro' rispondere come esploratore dell uomo: c'e' abbastanza energia per vivere la vita per tutti?
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