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lunedì 18 novembre 2013

Doppio sogno


A Vienna in questi tre giorni faceva circa 5 gradi, con il vento la temperatura percepita era sotto lo zero. Eppure la mia piu' grande sofferenza e' stato il caldo. Come una febbre ondeggiante mi prendeva e mi intorpidiva ogni attivita', ridevo sul letto ma non riuscivo nemmeno ad alzare una mano.
Lei ogni tanto apriva la finestra e cosi' la corrente dell abbaino del quinto piano dell aria notturna ghiacciava il mio corpo che sotto il piumone diventava di nuovo di fuoco, per scoprirsi di nuovo per poi ricoprirsi e svegliarsi la mattina stanco e confuso.
Lo Schloss Romischer Kaiser in una vecchia guida americana viene indicata come un albergo storico e molto romantico. Quel calore infatti scioglierebbe le piu' frigide delle amiche.
Le carozze a cavallo scalpicciano nelle strade del centro, il tempo vola a tempi antichi, Vienna rappresenta perfettamente uno stile terreno di romanticita' sensuale.
Gulash e carni speziate, ristoranti e stanze avvolte nel legno antico o antichizzato che scalda lo sguardo.
I palazzi esterni invece, imperiali, imperiosi, rigidi, formali, con qualche foglia dorata wagneriana a richiamare vezzi e virtu' di una musica, espressione divina nel materiale.
Viali precisi, verde ordinato, scalinate virtuose, colonne e statue che arricchiscono lo sguardo.
E poi le vetrine lussuose di orologi che misurano un tempo dorato, come se a Vienna il tempo valesse molto di piu' .Rolex  e maggiori marchi di orologi, vetrine sfacciate con prezzi enormi: cinquemila, diecimila, ventimila, cinquantamila, centomila.
Tu entri e compri un orologio da centomila euro e poi continui a passeggiare nei viali ordinati.
Le palle di natale certo non sono cinesi e costano trenta e quaranta euro.
Poi negozi piu' grandi di mobili datati, design messo in un contesto comunque fuori tempo.
Negozi di biancheria intima eleganti e sfacciati che richiamano il calore bollente delle stanze.
Una donna con passo veloce scende da una carrozza nel freddo pungente viennese e cammina veloce attraversando il freddo pungente, si intravede in una nebbia fitta e corre verso il suo portone di legno, pesante che non e' mai perpendicolare alla strada, anche se il viale e' dritto e preciso, ma leggermente di sbieco, come se un ingresso non fosse per linee dritte ma oblique.
Sbatte il pesante batacchio e sale infreddolita nella stanza del suo amante, del suo psicologo, di colui che con la stufa accesa e bollente permette alla donna di essere sbalzata dal freddo pungente al caldo piu' lascivo.
Di lasciare fuori la rigidita' architettonica e lo stile presenziale per esprimere un calore, un idea, una ipsnosi irrefrenabile.
Di vincere il rigore formale e sociale lasciandolo fuori ed indagando nella vita privata delle persone.
Adesso, visitandola, capisco che Vienna e' il luogo adatto per far nascere la conoscenza oltre le forme esterne.
Macchinoni, una citta' opulenta e ricca che richiama tortuosi passaggi interiori.
Si richiama perfettamente il sogno di Kubrik di una formalita' esteriore che non vuole coprire ma rendere la pari dignita' tra il mondo sociale ed il mondo erotico delle pulsioni: ricchezza, musica, ballo, cibo, calore.
E come Kubrick l accesso ai mondi, l ingresso nei labirinti interiori e' tramite i nostri occhi, non possiamo vedere i nostri ma guardando quelli di chi ci sta vicino possiamo riconoscere gli ingressi ai nostri desideri e perdonando l' altro perdoniamo la nostra pulsione, ovvero la accettiamo come parte di noi, ovvero la riconosciamo.
E la maschera puo' nascondere solo a noi stessi noi stessi, indossiamola per iniziare e togliamola quando abbiamo capito, prima o poi succede se guardiamo veramente negli occhi di chi ci sta vicino.

E come Kubrick l accesso ai mondi, l ingresso nei labirinti interiori e' tramite i nostri occhi, non possiamo vedere i nostri ma guardando quelli di chi ci sta vicino possiamo riconoscere gli ingressi ai nostri desideri e perdonando l' altro perdoniamo la nostra pulsione, ovvero la accettiamo come parte di noi, ovvero la riconosciamo.
Dedico un omaggio alla compositrice della colonna sonora Joceline Pookcon il brano della famosa scena da ascoltare insieme ad altri suoi brani: Masked Balls  http://www.youtube.com/watch?v=go4E4tNGQks

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