800 anni fa la donna era vista dai trovatori e canzonieri dell amor cortese come la prova divina di sublimazione del proprio grado di maturita' di cavaliere e di lealta'.
Non importava il sesso anche se la pulsione era erotica e l'immagine dell amata era carnale e sensuale, ma proprio per cio' la prova della sottomissione alla propria amata e del proprio desiderio dava la grandezza del proprio amore, del proprio nobile sentimento.
Nobile perche' andava al di la' dell accoppiamento, del possesso fugace di un essere che spesso era gia' impegnato in un matrimonio.
Anzi i matrimoni non avrebbero mai potuto essere la culla dell'amore perche' rispondevano a valori di potere e di ricchezza che mal si sposavano con l'amore la passione ed il desiderio.
La donna avrebbe giocato con i suoi cavalieri come soldatini di piombo ma avrebbe anche lei avuto un cuore che batteva quando il suo valoroso cavaliere preferito l avrebbe guardata con gli occhi ardenti chiedendo un solo bacio o meraviglia delle meraviglie vederla nuda.
E come una rosa l avrebbe ammirata ma evitando le spine del suo matrimonio l avrebbe difesa da ogni oltraggio anche e sopratutto il suo.
Un amore totale, che contiene la materia mantenendosi indipendente e puro.
Talmente puro che spesso le piu' grandi storie di amore si legano a doppio filo con la morte.
Perche' dove passa eros arriva anche thanatos.
E nessuna pulsione di amore puo' essere trattenuta, schiacciata, mischiata, confusa senza uccidere il cuore, senza uccidere l'amore e gli amanti.
E pero' l'amore si infiamma sempre e solo fuori dalla quotidianita', dai doveri, dalle consuetudini. Come un estasi travolgente diventa un confine nuovo e lontanissimo.
Ulisse si incanteno' per non seguire le sirene e non perire e scampo' a Circe perche' conosceva gia' l animo estatico della amore e della bellezza e di quello che le donne rappresentano come la piu' alta forma di preghiera a qualcosa di superiore alle nostre forza, di superiore ai nostri calcoli.
Di universale e trasversale, di integrale in ogni uomo sano e ovviamente in ogni donna.
Accettiamo l amore, la bellezza e difendiamolo con un guscio di umilta' dalla follia del mondo, sara' il seme di un nuovo mondo, in cui ognuno cambiera' il dolore con l'amore.

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