Cresciamo con la campanella scolastica che come i cani di Pavlov ci danno la salivazione della gioia quando finisce la scuola e la noia del sapere inutile quando inizia la giornata.
Cresciamo con comandi esterni che creano delle mura intorno alla nostra volonta', delle mura sempre piu' alte e piu' spesse per non farci uscire dalla prigione del potere consensuale.
La nuova forma di potere democratico che ha sostituito alla autorita' della forza, prima quella del capotribu', poi alla autorita' generazionale dei re e dei sangue blu ed infine alla autorita' divina degli interpreti della potenza divina e suprema con il consenso.
Abbiamo avuto un barlume di speranza nella conoscenza accademica, quella che seleziona il sapere come elemento funzionale al miglioramento della nostra vita messo subito sotto scacco dal potere reale che ha usato la conoscenza e l' illuminismo come strumento di ulteriore potenziamento delle proprie produzioni,
passando dai latifondi all industria.
Tanto che la rivoluzione industriale ha segnato una schiavitu' senza precedenti nell essere umano.
Quella piccola parte di conoscenza che ha prodotto moti di cambiamento della civilta' come la autodeterminazione dei popoli e la coscienza di classe, e' stata inesorabilmente sotterrata sotto una democrazia vuota' svuotata dal potere economico, sovranazionale ed invincibile.
Se due ricchi si incontrano hanno sicuramente molto in comune e qualsiasi loro iniziativa ha uno scopo comune ed assolutamente determinato: arricchirsi ulteriormente.
Due poveri che si incontrano non hanno nulla in comune se non la sofferenza e sono costretti a lottare fra di loro per sottrarre la sopravvivenza all'altro e non possono avere la forza e la capacita' di sottrarre qualcosa ai ricchi, alimentando cosi' lo stato di cose.
Il potere adesso non mostra piu' l'autorita' e la forza ma cerca il consenso vuoto delle proprie iniziative volte a mantenere uno stato appena sufficiente di sopravvivenza per i cittadini.
Anche l idea di un europa unita allontana il potere dalla massa, togliendo anche l ultimo barlume di contestazione possibile.
Inquina le contestazioni con la violenza inutile e controproducente per chi non e' d'accordo con i black block.
Permette lo sbarco dei moribondi sulle nostre coste per abbassare i gradi dei diritti acquisiti.
Non c'e' bisogno di essere complottisti per immaginare una regia occulta che difende il potere, non c'e' nessuna regia: il potere ed i suoi rappresentanti mantengono la propria posizione senza bisogno di nessun accordo: hanno uno scopo unico che non c'e' bisogno di organizzare o manovrare, succede naturalmente.
E i nodi vengono al pettine: adesso che la produzione industriale e' diventata inutile al potere scoppia la crisi: chi produce lo fa senza bisogno delle persone, o con molte meno ed in nuovi luoghi affamando intere popolazioni. I governi cercano di mantenere una parvenza di civilta' firmando le cambiali dei debiti pubblici a nome nostro e come beneficiari sempre loro: i ricchi.
Siamo inculati in modo spettacolare e non possiamo rendercene conto perche' stiamo combattendo la nostra sopravvivenza quotidiana senza avere gli strumenti per poter cambiare qualcosa.
Abbiamo una piccola possibilita' allenandoci a poter decidere in modo autonomo, crescendo i nostri figli come nuovi guerrieri della civilta'.
Non come bambocci viziati e iperprotetti, in attesa di una campanella che decide il loro tempo, che scandisce il loro tempo e amputando la possibilita' che le regole possono essere cambiate sempre e comunque, con la violenza forse ma sopratutto con la volonta' ferma delle proprie decisioni che e' ben lontano dal capriccio isterico del possesso e della soddisfazione dei bisogni.
Impariamo ed insegniamo ad affrontare le difficolta' delle proprie scelte, impariamo ed insegniamo la capacita' di fare delle scelte oltre la cultura, la religione e le regole, cambiando ognuna con ogni strumento disponibile, a partire da quello della conoscenza della volonta' .

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