Oggi ho perso, forse mi hanno rubato, il cellulare. Il bene piu' prezioso e' quello che riconosciamo quando lo
perdiamo. E non mi riferisco al cellulare, quello puo' essere solo un fastidio contrattempo.
Mi riferisco agli amori della nostra vita. Come fece Buscetta che smonto' una mafia violenta ed impazzita che fini' i suoi figli e parenti in un bagno di sangue perche' incapaci di proteggersi da lui e dalle sue dichiarazioni.
Mi riferisco a noi comuni mortali al dono piu' caro che ci viene dato: il nostro tempo.
Questa clessidra impossibile da rigirare che si chiama vita, di cui possiamo vedere solo la parte inferiore che si riempie di sabbia del tempo trascorso e altra sabbia che scende regolare senza sapere se sara' l'ultimo granello o meno.
A chi stiamo dando il nostro bene piu' prezioso? Il nostro tempo?
Forse le piu' forunate sono ancora le donne mamme che si sacrificano per i loro figli avendo riunito in una esperienza unica e difficilmente ripetibile la condizione creatrice piu' profonda: quella di essere creatrici di materia, di forma umana e di stare legati per sempre anche a mille miglia di distanza con il filo invisibile della memoria cellulare diretta e la memoria sentimentale dell accudimento e del sacrificio.
L'uomo deve dare se stesso per procreare e la donna deve concedersi completamente.
Non ci sono sconti, ne' trattative per realizzare l'umana natura della evoluzione e della vita stessa.
Ogni altra attivita' e' una sovrastruttura al nostro piu' profondo compito, quello di dare ed allevare la vita.
Eppure siam pronti a dare la morte se la nostra vita e' in pericolo ed anzi la invochiamo spesso.
Se ognuno potesse uccidere col pensiero la razza umana forse non durerebbe che un istante.
Ma nella mancanza di vita e di capacita' creativa quella che sovrasta l umana evoluzione e' il senso di morte e devastazione che richiama le nostre attivita' quotidiane.
Voglio ricordare che l'opposto dell amore non e' l odio ma la paura.
La paura ci porta ad eliminare il prossimo sconosciuto, straniero, lontano da noi, che ci toglie il nostro cibo, il nostro lavoro, il futuro, quello dei nostri figli.
E' la prima reazione, quella immediata, quella che viene in fondo premiata da chi ha instaurato un regime mondiale di scarsita' e di controllo delle fonti produttive e delle fonti di vita: c'e' chi si sta prendendo l'acqua, i semi delle nostre piantagioni, andando molto piu' in la del feudalesimo.
Le persone che stanno scappando dalla fame sono gia' state vittima di queste potenti corporazioni che stanno togliendo la vita ed il tempo ad interi continenti.
Dove potremo mai scappare noi fra anni in cui anche qui saremo completamene spogliati della nostra capacita' di creare ed alimentare la vita?
Saremo schiavi perenni senza nessuno che puo' venirci in aiuto e senza nessun posto in cui emigrare.
Sara' finita per noi ed i nostri figli.
Possiamo mettere bombe? Fumogeni e mazze alle manifestazioni non sono che punture di zanzare fastidiose per tutti ed utili a nessuno.
Non voglio cambiare il mondo, non sono abbastanza forte e forse in fondo anche io sono un ingranaggio nel meccanismo di distruzione del futuro e della liberta'.
Ma ho un unica piccola ma indistruttibile possibilita': cambiare la mia vita.
Posso usare ogni granello di sabbia del mio preziosissimo tempo per diventare sempre piu' forte, per poter proteggere me e chi amo, per poter piantare i semi del dubbio in ognuno di noi.
Posso creare la mia opera d'arte nel tempo che mi e' concesso in prestito dalla vita ed essere debitore solo nei suoi confronti, non nei confronti di un sistema che usa la morte e la privazione come elementi del controllo della massa mondiale.
Non sono catastrofista, anzi credo fermamente nella capacita' dell uomo di andare oltre i suoi limiti,
ma bisogna combattere ogn attimo per ricordare il diritto alla vita ed all amore e alla capacita' di creare ricchezza e benessere, in ogni modo possibile ed immaginabile, sempre e comunque e fino all ultimo respiro.
Come un artista che compie la sua opera continuamente, come una febbre, senza fermarsi mai perche' il tempo non aspetta.
Ma senza sacrificare nessun attimo all amore ed alle sue espressioni piccole e grandi ma innalzandolo ad emblema della lotta per la vita mia e di chiunque creda nell uomo.

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