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domenica 31 gennaio 2016

Ora lege et labora

La regola benedettina e monastica pare che contenesse anche la lettura e non solo le preghiere ed il lavoro.
E questo mi fa molto piacere: perche' se la lettura dei monaci e' intesa nel senso della conoscenza della parola divina la lettura dei giorni di oggi dei laici sparsi nel mondo che io chiamerei ricercatori spirituali fa si che ci sia una sollecitazione continua alle riflessioni ed un esercizio all'ascolto che e' uno dei maggiori limiti della societa' attuale.
Dopo i regimi totalitari e la loro sconfitta successiva alla distruzione della grandezza dell essere umano confondendo il primato morale della saggezza con il primato della razza. Errore che rimane ancora vivo nella relazione con l'altro e diverso da noi, politamente sbandierato in modo diverso a seconda della volonta' politica. Non si fa in tempo a fraternizzare con i nostri ex nemici europei come i francesi e i tedeschi che gia' si riparte alla nuova divisione religiosa e di continente.
Ci troviamo in un momento di profonda rivoluzione tecnologica che ci cambia il mondo ogni dieci anni lasciandoci sempre impreparati come cittadini e lavoratori.
Leggevo della prossima rivoluzione robotica in cui da qui a dieci ventanni la maggior parte delle attivita' sara' svolta da robot che stanno diventano sempre piu' bravi e adesso lo stanno diventando anche piu' degli esseri umani.
Cosa faremo noi 7, 8, forse piu' miliardi di persone per sopravvivere?
Ci attendono sfide importanti per sopravvivere perche' il sistema attuale prevede il lavoro come la prima moneta per relazionarci nel mondo. I soldi sono l'altra moneta necessaria.
Se non abbiamo ne' soldi ne' lavoro cosa faremo mai?
La nostra forza fisica ed intellettuale sara' soppiantata dalle macchine, la popolazione mondiale che ha conosciuto il nostro benessere puo' produrre lavoro per molto di meno di quello a cui siamo abituati noi.
Ho la sensazione che questa crisi sia legata alla rinascita dei totalitarismi tecnologici che sommerge come una marea ogni forma di individualismo e di rappresentazione del proprio io nel mondo.
La prima rivoluzione industriale ci ha chiamato ad abbandonare la produzione del cibo nelle campagne, la rivoluzione informatica ha abbattutto le distanze rendendoci una popolazione mondiale e quindi abbassando la media dei nostri diritti civili.
La prossima rivoluzione robotica annullera' anche la nostra capacita' fisica ed intellettuale.
Saremo finalmente schiavi di un oligarchia di ricchi facenoci piombare in un medioevo illuminato dal progresso tecnologico a vantaggio di pochi e facendoci piombare in un oscurantismo degli individui troppo deboli ed insignificanti per poter scrivere la propria storia?
Possiamo confidare che qualcuno si prendera' cura di noi nonostante tutto.
Oppure possiamo prepararci ad un futuro di sfide titaniche con forze enormi e soverchianti.
Quindi dobbiamo preparci ad una guerra asimmetrica contro una finanza e una tecnologia al servizio di pochi.
L' Italia ultima nelle questioni economiche mondiali puo' fungere da timone ed indirizzare l'intero mondo.
Puo' farlo ognuno di noi impegnandosi nella propria azienda o supportando i piu' deboli con un esempio di azione quotidiana silenziosa ma costante.

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