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domenica 20 marzo 2016

I maestri visibili

Spesso ci ritroviamo a pensare ai nostri genitori e ci ritroviamo una volta molto grandi a capire tante scelte e comportamenti all epoca incomprensibili ai nostri occhi. Se siamo fortunati riusciamo a perdonarli quando sono ancora in vita altrimenti rimane un velenoso senso di colpa che amareggia un po' il rapporto con i nostri di figli. Io non so se ancora l'ho perdonati ma di certo son sicuro che mia madre mi ha insegnato alcune cose importanti, a tenere su la bandiera sui valori di rispetto ed autonomia ed altri di un progressismo che ormai sembra diventato un mondo scomparso come quello del pianeta delle scimmie.
Succede se non siamo stati saziati a dovere di regole e comportamenti ed etichette di cercare altri maestri.
Succede quando sentiamo un vuoto interno dato da confusione o indecisione o di alcune informazioni importanti in contrasto dentro di noi che cerchiamo la regola aurea che puo' darci il metro del nostro agire.
E allora leggiamo e seguiamo corsi ed ogni tanto qualche lampo di pensiero, un nuovo percorso neuronale si accende, una nuova voce si accende nel nostro orecchio e allora il puzzle della saggezza sembra alla nostra portata.
Ma una verita' e' che non possiamo abbandonare alcune parti di noi ma solo usarle e renderle adatte alla nostra vita perche' sono funzionali anche quando sono diverse rispetto ai nostri ideali. E modificare una piccolissima parte con grande lavoro di sudore ed impegno e dopo tanti piccoli passi magari scivolare e disperarsi per aver perso tutto il lavoro fatto.
Ma questa e' la nostra opera prima: lavorare su di noi, lavorando su di noi lavoriamo sul mondo intero.
E certo per poter meglio lavorare abbiamo bisogno degli altri come specchi, come stimolo, come reazione, come affetto e comprensione per i nostri sforzi.
Ma sopratutto abbiamo bisogno di maestri e i maestri che preferisco sono quelli che si fanno pagare perche' vuol dire che hanno un egoismo misurato nel contratto che stabiliscono con te.
Quelli che non si fanno pagare sono pericolosi perche' non si sa cosa vogliono in cambio, perche' di certo nelle relazioni abbiamo sempre qualcosa che vogliamo, di qualsiasi natura sia: desiderio o bisogno.
E possiamo stabilire noi per primi quando andiamo da qualcuno per imparare che cosa vogliamo: qualsiasi cosa essa sia dobbiamo stabilirla, potremmo scoprire magari che quello che volevamo in verita' era diverso da quello che pensavamo ma stabilendolo possiamo misurare nella misura umana e terrena il nostro lavoro alchemico su di noi.
Ho corso la Roma-ostia con l'obiettivo di finirla e ci sono riuscito, per uno come me che non ha mai fatto sport e' un grande traguardo. Oltre un esperienza umana e stoica notevole.
E sento doveroso iniziare a ringraziare i miei mastri visibili:
da mia madre: paladina delle emozioni e della vita vissuta;
da mio nonno: primo guerriero del capitalismo che e' partito dalla fame alla regola della disciplina;
da Gennaro Setola: compagno bambino forte con i forti e gentile con i deboli e la sua strada dello yoghi;
da Alfio Bardolla: che ha insegnato che i soldi e la ricchezza si possono addomesticare;
da Antony Robbins: che con la giusta energia i limiti possono essere spostati molto in la';
da Roberto Re: che mi ha fatto riscoprire il bambino ed il maestro in me;
da Andrea Favaretto: che mi ha fatto prendere confidenza con me stesso e riscrivere i miei pensieri;
da Nello Mangiameli: che mi ha aiutato ad esplorare quello che conoscevo e dato la bussola per andare attraverso quello che non conosco senza perdermi;
da tutti i miei amici che mi hanno aiutato a migliorare per me e per loro;
da tutti i miei nemici: che hanno combattuto i miei limiti e permesso di diventare piu' forte per combatterli;
dalla mia famiglia che mi da la gioia di tutti i giorni ad affrontare e risolvere la vita anche per loro;
a me stesso che credo che possa farcela nonostante tutto e comunque vada la vita e' una storia fantastica.

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