Dolce un po salato recita la canzone cantata da Pupo e scritta da Malgioglio per il suo amore nordafricano.
E cadiamo nel doppiosenso piu' puerile eppure di successo universale quello dell amore che e' dolce ed anche salato, in cui gli opposti si uniscono e si realizzano immagini altamente pornografiche insieme.
E quindi il linguaggio che parla in modo semplice dei sentimenti e che richiama il sesso funziona sempre, anche nelle canzoni di pupo ma realizzando un cortocircuito perche' e' una canzone omosessuale e nello stesso momento universale.
Si passa nella strettoia della visione dualistica che crea il conflitto binario che ognuno di noi conosce: gay si o gay mai.
E si rientra nelle sterili polemiche di una sessualita' allontata, disprezzata o compresa ed accettata con riserva ma in entrambi i casi di certo sopravvalutata.
Ovvero ci si perde l intera storia dell umanita' e delle sue battaglie e si ritorna ad una mente primitiva ed elementare di un dualismo, di un binario assolutamente inefficiente a farci crescere.
Nelle mie idee tendo ad essere relativista e quindi come principio di relativita' dovrei accettare anche il dualismo come scelta libera ed autodeterminata.
Ma voglio richiamare Howard Gardner con la sua scala di tipo di mentalita':
quella del bambino di 5 anni: perfettamente duale, bianco e nero, giusto e sbagliato;
quella del bambino di 10 anni che cerca un bilanciamento fra le due posizioni assumendo ora una ora l altra posizione del binario;
quella dell adolescente di 15 anni che invece scopre che ogni posizione ha le sue ragioni e che si puo' cambiare e passare da una posizione ad un'altra senza problemi;
quella del 25enne che consapevolizza la relativita' ed accetta le differenze;
quella del 50enne che pur conoscendo la relativita' sceglie una posizione e la difende strenuamente.
Secondo i suoi studi la maggior parte della popolazione si ferma ad uno sviluppo cognitivo di quello di un bambino di 5 anni con tutte le conseguenze del caso.
Voglio essere sincero: ho un pregiudizio nei confronti dei fondamentalisti, di coloro cioe' che sono sicuri delle loro idee e posizioni e assumono la maggioranza e la morale comune come scudo ad ogni eresia che vada fuori dal seminato.
Perche' se non riusciamo ad esprimere nuove possibilita' come potremo mai trovarne di nuove? di migliori?
come possiamo cambiare le cose se l unica opzione possibile e' l'opposto di qualcosa altro.
Diventa una soppressione di una parte e ci ritroviamo con una continua battaglia ideale da un campo all altro.
Partendo da quello piu' energizzato che e' quello del sesso, preponderante e prepotente in ogni nostra espressione, seguito immediatamente da quello dei soldi in qualita' di strumento di sopravvivenza, per non parlare del lavoro, l' attuale terreno di caccia che pero' non ci rende mai felici dei nostri risultati, ma ci proietta ad una costante ansia di nuova caccia senza lasciarci il tempo ed il merito della celebrazione dei nostri successi passati.
Si sta quindi in vacanza al telefono per lavoro, aumentando la schizofrenia del non essere dove si e', ma ricercando una espressione di valore e di riconoscimento quotidiano nella nostra attivita'.
E' sempre difficile fare la cosa giusta, ma credo che ritornare sul binario: famiglia-lavoro sia un altro di quei tasselli si cui ci incarrelliamo le esistenze in un conflitto esistente solo perche' lo alimentiamo noi con la nostra ansia di essere a caccia quando invece siamo intorno al fuoco a cucinare la preda gia' vinta.
Respiro e' formato da inspirazione ed espirazione se riusciamo ad accettare il flusso della vita possiamo divertirci molto di piu' e farci due risate sapendo che i binari non possono incastrarci ancora su un percorso gia' vissuto decine di volte.
Attiviamo lo scambio delle idee e faremo nuovi percorsi.

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