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giovedì 13 settembre 2012

Una pura formalita'

Una pura formalita'
E' incredibile ma sono passato ormai 30 anni e passa dall' ultima volta.
Rivedere il mio amico di infanzia dopo oltre 30 anni mi ha dato la conferma che il tempo e' molto relativo: dinoccolato, delicato, stesso ciuffo, stesso sorriso timido: Marco e' uguale adesso a 44 anni di quando ne aveva 12 e abitavamo nello stesso quartiere: Mercatello a Salerno.
Ci vediamo in centro per un caffe', uno sguardo un' abbraccio e sembra che il tempo non sia passato mai eppure abbiamo una vita da raccontarci.
C'e' subito una sintonia, forse maggiore di quella di una volta, iniziamo colla lista delle persone: "ma quello alto che giocava sempre a tennis?" e quell'altro, e tizio e caio e sempronio e gli altri e le altre? Quello del primo piano, quello del garage? "Piritiello" il cane che ci rincorreva sempre? e Gennaro, Maurizio, Dario, Peppe, Michele e altri....eh ma a pallone sei sempre stato negato!Ridiamo.
Nel bar la commessa litiga con la proprieta e urlano; pare che manchino dei soldi in cassa e forse anche noi abbiamo qualche sogno che ci siam persi. Lavoro, soci, debiti, tasse, moglie, figli....
Usa una bella frase Marco: "mia figlia e' in gamba", non avevo mai sentito una frase cosi' di stima e di rispetto per un proprio figlio, che in genere diventa moto di orgoglio e di sfida al mondo per tutte le cose che ci sono mancate, ma in questo caso invece indica una grande maturita'.
Il governo: pazzi incoscienti, equitalia? si attaccano tanto non ho nulla da perdere.
Io racconto le mie disavventure, simili alle sue, qualcuna peggiore, alcune piu' fortunate.
Poi mi parla del suo miracolo, del controllo, unico e assolutamente fortuito di 3 anni prima che gli fa scoprire un tumore appena iniziato e si salva la vita.
E come spesso accada bisogna incontrare la morte per riconoscere la vita.
Bisogna incontrare un'altro per riconoscere parti di se che ci accompagnano come un'ombra che sta sempre alle nostre spalle e non ci giriamo mai a guardarla.
Sara' cosi' un attimo prima di morire? Ripassare con poche pennellate i momenti piu' importanti? Una sequenza di pochi minuti per una vita di giornate e nottate di affanni e pensieri?
Non so, ci siamo salutati colla promessa di vederci presto ma forse passeranno altri 30 anni e ci ritroveremo in un altro presente a sorriderci e sentirci vicini, a confrontare i nostri racconti di vita, a cercare nello scambio di vederci, di vedere noi stessi e scoprire che siamo proprio uguale a come eravamo da bambini: senza maschere, senza giudizi: nudi di fronte alla vita.

lunedì 3 settembre 2012

S.T.O.MAX

Da oggi passo dal mio diario fidato Moleskine alla nuvola digitale del Blog.
Sto per scrivere una storia, una qualsiasi, a cavallo fra il mondo delle forme e sensibile e il mondo nella mia mente di energia ed ultrasensibile.
Da libero pensatore oltrepasso il confine del pensiero solitario, mi libero dalle lacrime di inchiostro che hanno sempre accompagnato la mia vita e mi immergo nel mare delle connessioni cibernetiche alla ricerca di specchi con cui riconoscere la mia forma umana e principi con cui riconoscere la mia discendenza divina.
E quindi benvenuto mio caro eternauta, se anche tu hai avuto il terrore negli occhi come il vagabondo dell infinito: khruner, hai avuto la fortuna di incontrare la fantascienza apocalittica dell eternauta, come me, avrai maturato occhi nuovi con cui guardare il mondo.
Avrai scelto le tue avventure, nel mondo reale o nel mondo immaginario, nei sogni o nei pensieri, avrai costruito castelli e ucciso decine di persone nella tua mente, torturato e annientato ogni essere che non celebrasse la tua felicita' ma che ti portasse l'indifferenza della vita ai tuoi bisogni.
E poi ti sarai risvegliato sudato e con sensi di colpa per questa violenza inconfessabile da eliminare, da trasmutare in una gentilezza ricattatoria, in una regalia continua per propiziare l' amore altrui, la tua accettazione di essere amorale nella societa', societa' distorta dal rispetto della maggioranza e della debolezza e del suo dominio sul fuoco sacro dell animale uomo.
Ti sarai impaurito dallo spettro del futuro, della incapacita', del giudizio, dell' amore e avrai rinunciato a respirare, a cantare, a urlare, a correre allora avrai scelto di fare piccoli passi per non cadere dalla fune della morale, per restare aggrappato a quella che sembra una vita e invece non e' che il pallido riflesso della tua grandiosita'.
Puoi riscoprirla in ogni momento navigando nella tua anima.
Ne intravedi un lontano bagliore usando droghe, bevendo, annientando la tua mente razionale, ma ci sono molti altri sistemi per divenire uno psiconauta, molto piu' piacevoli.
Riscopriamo insieme quali cose meravigliose possiamo fare: io mi impegnero' per mantenere il fuoco della follia, della grandezza umana come una fornace di un Athanor dove forgiare e distillare me: l'uomo.

System Theory of Max