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sabato 16 marzo 2013

Al confine del sesso

Ieri sera ho visto un film che non mi e' piaciuto affatto: Ted.
Questo orsacchiotto era una rivisitazione del classico orsacchiotto: fuma crack e scopa appena puo'!
Ma poi una connessione inaspettata si e' accesa nel incongruenza del film: il personaggio principale era messo alle strette dalla fidanzata a scegliere una vita di responsabilita' familiare rispetto ad una quotidianita' fatta di canne, telefilm e cazzate continue.
E quindi ho rivisto che ogni maschietto ha il suo orsachiotto con se' fatto di fancazzismo, divertimento e sesso spinto ad ogni passo.
Ieri ho letto un'altra notizia curiosa: http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/muore_strangolato_gioco_erotico_cinta_collo/notizie/258472.shtml
Questo bravo impiegato si e' ucciso giocando cercando di trovare nuovi godimenti per se'.
E allora mi son chiesto ma questa ricerca del piacere sessuale che cosa e'?
Perche' viene inibita nella ricerca del divino? Secondo la religione cristiana ad esempio.
Perche' impiega tanta nostra energia quotidiana? Perche' e' uno dei veicoli migliori di pubblicita'? Tanto da mettere Banderas, simbolo della bellezza sensuale maschile in mezzo alle merendine? L' unica cosa di cui sono contento e' che finalmente si richiama anche la parte sessuale femminile, spesso trascurata per paura della sua forza prorompente. Infatti la forza sessuale viene repressa appunto per cercare nuove forme di controllo. Siamo proprio sicuri che esisterebbe la religione se fossimo tutti liberi di scopare come ci piacerebbe? siamo sicuri che ci sarebbe gente disposta a sacrificarsi tutto il giorno se avesse un reale continuo e pieno godimento del sesso?
Cioe' l'industria alimentare soddisfa il nostro bisogno di cibo oltre la naturale necessita' perche' ci guadagna, l industria religiosa soddisfa il nostro bisogno spirituale perche' ci guadagna, ma come mai non e' mai stata istituzionalizzata un' industria del sesso? Perche' se lo fosse davvero nessuno guadagnerebbe in quanto in piena liberta' morale e di giudizio ci si accoppierebbe senza bisogno di una industria che facesse da filtro fra noi e la nostra necessita' guadagnandoci.
La favola della mela e di Adamo ed Eva ci dice che il pudore nasce dalla conoscenza del bene e del male.
Ma il pudore da dove nasce? Dove nasce questo disagio di mostrare il proprio corpo?
Il rinascimento e' la rinascita del mondo antico ed in entrambi l'uomo e' al centro, l'uomo rappresentato "divinamento" con il proprio corpo, studiato in ogni suo dettaglio, postura, armonia ed espressione.
E noi quando studiamo il nostro corpo? Lo usiamo spesso come uno strumento, per uno scopo, come media di qualche esigenza razionale o psicologica ma mai come fine a se stesso.
Il corpo e' invece il nostro confine con il mondo, e' il contatto fra la nostra parte spirituale e l'altro da noi.
E' la nostra parte spirituale che sta vivendo una esperienza corporea.
Ma la nostra esperienza corporea viene resa importante solo nel momento dell'orgasmo cioe' quando per quell' attimo nulla ha piu' importanza, per l'attimo in cui dimentichiamo noi stessi.
E a quel punto abbiamo paura, perche' non conosciamo questo stato. E torniamo a dar importanza alla nostra mente, ai nostri pensieri cercando di contenere l'esperienza dell'orgasmo secondo le regole sociali, morali e comunque non naturali: sei solo mia, sei solo mio. Confondiamo l'esperienza con la persona.
Abbiamo paura che se il nostro partner arrivasse in questo stato di coscienza dell'orgasmo con altri non ci considererebbe piu' cosi' unici ed importanti.
Ma e' esattamente il contrario: e' il nostro corpo che ci porta in questo stato; noi dovremmo entrare in simbiosi con il nostro corpo e dare regole di condotta a noi stessi per permetterci di vivere questi viaggi fuori di coscienza razionale sempre piu' spesso.
Si cerca una societa' giusta, delle relazioni non aggressive, di accettazione dello stato di cose ma si soffoca la pulsione piu' potente dopo quella per la sopravvivenza.
Si e' sempre sbandierato che la remissione sessuale sia un prodotto della civilta' ma e' esattamente il contrario: la repressione e la norma sessuale sono strumenti di controllo del potere.
Una persona infelice ed insoddisfatta sara' ingranaggio nel sistema sociale per incrementare la ricchezza di alcuni, ed infatti le persone insoddisfatte e felici che non seguono le regole del sistema sono punite con severita' perche' non sono utili allo "scopo" del controllo.
E quindi il sesso e' l'esperienza piu' integrale che ci sia con il mondo, con gli altri mondi rappresentati dagli altri.
Ci liberiamo dal limite della solitudine cosmica, rientriamo in relazione con il tutto.
Esploriamo i nostri confini tramite il sesso per poter espandere la nostra coscienza.