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mercoledì 5 giugno 2013

Wing tsun e la paura

Mi ritrovo sempre a combattere con la paura: quella dell' estraneo, del rapinatore, di quello che mi sfiora con la macchina, che mi fissa in metropolitana, di quello che mi minaccia per questioni incomprensibili, insomma a volte mi immagino fare lo swarzenneger o il bruce lee e dargliene quattro a chi dico io....
Ma come faccio? a parte quella mezzoretta dopo aver visto un film di azione con particolare adrenalina per il resto fra le due risposte universali che esistono in natura nello scontro con l' altro: attacca o scappa, la prima opzione non e' mai considerata.
E quindi? dopo l'ennessima fuga e nonostante la veneranda eta' di 42 anni decido di iniziare qualcosa che quando avevo 15 anni mi dicevano che non potevo fare perche' ero gia' troppo grande, ma forse me lo dicevo da solo.
Comunque vedo i film di Bourne supremacy e cerco lo stile di combattimento del protagonista Jason Bourne perche' mi sembra uno stile "facile": non ci sono i calci volanti, la tripla capriola mortale e via dicendo.
Trovo il wing tsun (o wing chun) anche se poi ho scoperto sbagliando che lo stile usato era il kali filippino sviluppato da Dan Inosanto, ma questi era un allievo di Bruce lee che era stato un allievo di IP man maestro di wing tsun e quindi alla fine tutto torna.
Si e' aperto un mondo meraviglioso: per i suoi praticanti i wing tsun e' un' arte marziale superiore in quanto fa della sua efficacia uno strumento potente sopratutto nel combattimento reale e non sportivo.
E quindi ragazzi ho fatto una scoperta fantastica: dopo 3 anni che seguo appassionatamente questa scuola, grazie anche al sifu Gio' che e' maestro di vita oltre che di arte marziale mi ritrovo ad avere piu' paura di prima!!
Non e' fantastico tutto cio? Certo adesso magari riesco a non prendermi il primo cazzotto, forse a darne uno anche io ma quando tu ti alleni e vedi che un piccolo gesto se va a bersagio puo' ucciderti, si ucciderti senza tante complicazioni, cambiano tutti i parametri!
Un colpo di taglio alla gola, alla tempia, un colpo profondo al fegato, o romperti i legamenti o insomma ogni ingiuria possibile e' veloce, semplice diventa possibile e il combattimento per strada, la disputa, il volere avere ragione a tutti i costi cambiano spessore.
Non si e' piu' come galli che si scontrano coi petti in alto per affermare una superiorita' in un combattimento rituale ma si apre la possibilita' che lo scontro diventi un incontro con conseguenze pesanti addirittura mortali.
Insomma quella che era una paura immaginaria diventa una reale possibilita' e succede una cosa incredibile, si evitano gli scontri, certo con paura ma una paura fatta di conoscenza.
E quindi credo che le arti marziali siano un allenamento allo sconto fra persone che possa favorire l'incontro.
E sopratutto l'arte marziale cinese, il wt in particolare fanno della flessibilita' l argomento principe dello scontro.

Film IP MAN 2
E diventare flessibili nel corpo, allenarlo alla flessibilita' obbliga anche la mente a seguire questo nuovo standard ed a rendersi piu' fluida, piu' armonica e quindi non c'e' piu' l opposizione al nemico, al male ma c'e' il lasciare fluire la forza contraria, a spostare il proprio corpo dal colpo nemico, a muoversi, cambiare angolo.. c'e' tutto un mondo di oportunita' da conoscere nel wt, sicuramente ci saranno altre discipline piu' filosofiche, piu' spirituali ma questa allena
 profondamente la coordinazione
e la sensibilita'.