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domenica 23 novembre 2014

Informati e deformati

Un uomo deforme e' generalmente oggetto di imbarazzo e repulsione, tutto cio' che non e' normale viene normalmente rifiutato dalla maggioranza delle persone.
E molto spesso accettiamo quello che e' normale nonostante tutto.
Quindi per far accettare qualcosa dalla maggioranza delle persone basta che diventi normalita' , che sia di uso comune, che venga proposto ed indicato come una via corretta per la propria esistenza.
Si diventa quindi cittadini, credenti, lavoratori senza una reale nuova possibilita' di esistenza.
Anzi anche l'arte e' diventata arte di fare affari ed i migliori artisti sono identificati solo dal prezzo delle loro opere; che poi il prezzo sia dato dalla casa d'aste o dalla galleria, che importa.
Ogni ricchissimo della terra puo' avere un'opera unica dell ingegno umano chiamata arte ma mercificata nel maggiore e piu' definitivo dei modi.
Vengono curati tutti coloro che hanno con la realta' una relazione fuori dal normale.
Vengono imprigionati coloro che non rispettano le regole.
Vengono allontanati tutti coloro che bestemmiano idolatrie.
Vengono impoveriti tutti coloro che cercano una nuova strada sociale.
Insomma meccanismi di potere, meccanismi di controllo dell elite mondiale sono in piena attivita'.
Non si tratta di complottismo ma del piu' elementare meccanismo di sopravvivenza organizzato in modo sapiente da gruppi che agiscono anche in buona fede.
Se tu e 4 amici al bar diventaste domattina presidente della repubblica chi nominereste come ministri?
Sicuramente cercheresti luminari e professionisti ma un bel po' di vostri amici verrebbero con voi.
Quindi che male c'e' che una trentina di supericconi si incontri per decidere come mantere il potere ed anzi non fare in modo che qualche insano comunista o anarchico crei un movimento di massa che possa spostare la produzione, fermarla, bloccarla, cambiarla?
La fabbrica del consenso di Noam Chomsky dice cose che abbiamo visto in decine di film, anzi ci meraviglieremmo che non fosse cosi'.
Ci scandalizziamo di fronte a furti di regime, a prepotenze di lobby farmaceutiche e ci indigniamo quando non vengono rispettati i diritti elementari ma iniziamo ad accettare purtroppo che il potere eserciti la sua sopravvivenza ed e' ormai chiaro che la sua capacita' di sopravivvere non corrisponde piu' al nostro benessere, anzi un eccessivo benessere sviluppa un pericolo senso critico che non e' funzionale alle iniziative dei pochi.
Eppure cerchiamo ancora di difendere il nostro orticello mentre all orizzonte si sta avvicinando una tempesta mostruosa che spazzera' ogni nostra certezza civile.
Corriamo a nascondere i nostri gioielli ed a cercare di passare invisibili ai problemi di una societa' che sta mostrando il suo volto machiavellico di averci protetto a nostre spese e non gia' come un mandato avuto ma con un debito che adesso ci viene chiesto di pagare, ma di pagare a chi?? Una volta lo stato eravamo noi e la ricchezza era di tutti, adesso, improvvisamente lo stato e' pieno di debiti ed invece questi non sono piu' i nostri ma di qualcun altro! Ma chi cazzo si mette in tasca questi soldi di schiavitu' moderna?????
E' un momento ancora piu' pericoloso perche' l informazione che e' nel pieno controllo del potere lascia passare le minacce in corso ma senza un reale pathos di risveglio delle coscienze, anzi e' un lavaggio del cervello per una accettazione di uno stato di cose prossimo ed inevitabile.
Anche io non faro', forse, la rivoluzione finche' riusciro' ad evitare grossi problemi ma anche io sto difendendo l orto da una tempesta tremenda.
Ci stiamo deformando ad una realta' peggiore, lontana da quella dei nostri sogni, dei nostri ideali.
Ad oggi non possiamo nascere senza essere censiti, non possiamo morire per nostra scelta, non possiamo essere seppeliti dove vogliamo, non possiamo amare chi vogliamo ed essere accettati, non possiamo evitare di lavorare, non possiamo evitare di essere allacciati alla corrente elettrica anche se possiamo generarla autonomamente, dobbiamo pagare per il suolo in cui viviamo, per l'acqua, per la spazzatura, per ogni nostro gesto. E crediamo che questo sia giusto... siamo informati o deformati?

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